Nell’antica Grecia sognare era considerata un’attività di grande
dignità, a cui veniva attribuita una funzione profetica e risanatrice:
nelle cosiddette “grotte dei sogni” le persone che presentavano sintomi
di malattie mentali rimanevano a lungo a sognare, per poi
riferire le loro visioni ai sacerdoti da cui
ricevevano insegnamenti finalizzati ad aiutare l’individuo ad apprezzare
la realtà e a vederla con occhi diversi, in una sorta di versione
rudimentale della moderna psicoterapia.
Esempi di sogni divenuti celebri li troviamo anche nella Bibbia, dove
l’attività onirica assume per lo più un valore profetico o rivelatore di
verità divine.
Ma a che cosa servono i sogni? Sì può affermare che i sogni
contribuiscano a consolidare e ad organizzare la struttura psicologica
dell'individuo, in quanto permettono di raggiungere nuove prospettive e,
attraverso le immagini, possono proporre nuove modalità di
comportamento. Come affermato da Levin: "In generale i dati
sperimentali hanno dimostrato che il sonno REM, e l'attività onirica in
particolare, ha un'utilità funzionale nel consolidare, integrare e
elaborare l'informazione affettiva carica, in genere di qualità
conflittuale o negativa. In oltre un incremento del sonno REM e
dell'attività onirica pare associato alla capacità di usare
efficacemente la fantasia e di impegnarsi nel pensiero creativo e in un
processo di problem solving."
Ragazzi sognate,sognate,sognate che vita sarebbe senza sogni e speranze ??????
i sogni siutano a vivere?....I sogni sono vita !!!!
Nessun commento:
Posta un commento