Ieri sera dopo aver visto il film di Martin Scorsese,come protagonista Leonardo Di Caprio nel ruolo di Jordan Belfort,il quale ha iniziato la sua carriera come broker presso la banca americana L.F. Rothschild. Nel 1990 ha fondato la società di brokeraggio Stratton Oakmont
che vendeva telefonicamente penny stock, ingannando gli investitori con
vendite di azioni fraudolente. Durante i suoi anni da truffatore,
Belfort ha sviluppato uno stile di vita diverso, fatto di feste, droga,
alcol e donne.
Tutto ciò lo ha portato a una grave tossicodipendenza. La Stratton
Oakmont impiegava circa 1.000 agenti di borsa ed è arrivata a fatturare
oltre un miliardo di dollari.
Belfort è stato incriminato nel 1998 per frode e riciclaggio di denaro.
Il film di Scorsese segue da vicino il libro ‘The Wolf of Wall Street’ scritto da Belfort, un manipolatore
che ha esagerato molti aspetti della sua vita per renderla più
‘redditizia’. Tra il 2009 e il 2013, ha guadagnato circa 2 milioni di
dollari dalla vendita dei suoi libri e altri 24.000 per le conferenze.
Le sue due memorie (‘The Wolf of Wall Street’ e ‘Catching the Wolf of
Wall Street’) sono state tradotti in 18 lingue e pubblicate in oltre 40
paesi. Per alcuni Belfort è un esempio di vita, rinato dalle macerie e reinventatosi per continuare a fare soldi, ma forse c’è un’altra verità.Per il Time il fatto che Belfort abbia truffato solo ai ricchi è falso, e a Scorzese viene rimproverato il fatto di non aver parlato di tutte le vittime della vita esagerata del “Lupo”;il soprannome di ‘lupo’ probabilmente non era reale ed è stato utilizzato da Berlfort solo per caricare di “gloria” la sua storia.
Questa storia mi ha fatto riflettere sulla sottile linea tra il giusto e il non giusto,per i limiti che dobbiamo porgere sulla strada del successo,sulla strada della ricchezza materiale.
Penso che il primo per diventare ricchi è credere in se stessi,come lo dimostrano i piu' grandi magnati.Steve Siebold, autore di un best seller intitolato “Come pensano i ricchi
” e che ha passato gli ultimi trent’anni a intervistare milionari di
tutto il mondo. E a identificare quali atteggiamenti e modi di pensare
possano portare dalle stalle alle stelle. “I ricchi credono nelle opportunità, l’individuo medio crede nella scarsità”, sintetizza Siebold. E questo, molto spesso, trattiene le persone dall’agire.
I ricchi evitano i luoghi comuni: se tutti vanno a destra,
loro vanno a sinistra. Quando il mercato suggerisce di investire,
disinvestono. Quando le attività chiudono i battenti, i ricchi danno
vita a nuovi business. Le persone destinate a fare fortuna, insomma, fanno l’opposto
di quanto decidono di fare tutti quelli che passeranno la vita con un
lavoro dalle nove alle cinque. Dei tre milioni di superricchi che si
sono fatti da soli negli Stati Uniti, il 90% non ha un’educazione
formale, perchè ha preferito concentrarsi e diventare esperto di un unico settore.Continuando l'analisi vediamo che si ha a che fare con l’istruzione: “In media, i ricchi sono specializzati in una sola area. Invece di andare al college, puntano su forme di educazione molto specifiche, come può essere uno stage”.Un altra caratteristica dei milionari riguarda l’attitudine verso la vita: “I ricchi se hanno di fronte un problema, cercano di risolverlo, mentre le masse comprano un biglietto della lotteria e pregano che la fortuna
gliela mandi buona”, prosegue l’autore. Quinta variabile: i ricchi
passano poco tempo a chiedersi come investire o come risparmiare, si
preoccupano piuttosto di come guadagnare. Affidano ai loro
pianificatori finanziari le preoccupazioni sugli investimenti. “I
ricchi sanno che le emozioni primarie che guidano i mercati finanziari
sono la paura e l’avarizia e ne tengono conto in tutte le loro operazioni. Questa conoscenza della natura umana
e il relativo impatto sui mercati finanziari, dà loro un vantaggio
strategico nel costruire una ricchezza ancora più grande”. Le persone ricche hanno una relazione positiva con il denaro.
Pensano ai soldi in termini di libertà. In altre parole, solo i poveri hanno paura di diventare ricchi.
“Le persone povere sono state condizionate a pensare che alcune cose
siano fuori dalla loro portata, mentre le persone ricche o
potenzialmente tali sanno che si può avere qualsiasi cosa se si approcciano le sfide con una mente che affonda le proprie radici nell’amore e nell’abbondanza”.Cosa fondamentale ragazzi per fare ed essere qualsiasi cosa.
Nulla è impossibile.
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