Prima ha sbancato con la Compagnia Generale dei Naviganti e Sognatori poi grazie allo Zen, è diventato un punto di riferimento del sushi nella città meneghina. Dopo altre esperienze – e successi – in Costa Smeralda e a Capri, è tornato a Milano per aprire Finger's, un ristorante giapponese creativo che ha conquistato il cuore dei cultori del mangiar bene sotto la madonnina.
Ora ha in progetto di aprire, entro l'estate, un nuovo locale, 8 volte più grande di Finger's, dotato di un grande giardino estivo, che ne rappresenterà l'evoluzione, il compimento del suo personale concetto di luogo di intrattenimento: dove mangiare, ascoltare musica, rilassarsi e assistere a spettacoli live.
Roberto dice:«Che gustare un piatto significa coinvolgere non solo il gusto, ma tutti i sensi»,poi si inoltra nel discorso specificando:«Attraverso ingredienti che colorino i piatti, in grado di soddisfare la vista, o utilizzando aromi che riempiano l'olfatto, strettamente legato a ciò che sentiamo in bocca. O grazie a cibi da mangiare con le mani, per tastarne la consistenza, o mediante musica da ascoltare mentre si consuma una pietanza. Tutto ciò fa parte di un processo che contribuisce a creare un'atmosfera che coinvolge tutti i sensi che desidero sia unica nel mio locale».
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