giovedì 25 dicembre 2014

Le feste sono arrivate


Ci siamo.. Le feste sono arrivate.. I regali sono pronti.. Ma noi siamo pronte? I vestiti da indossare sono pronti? La parola chiave è Rosso... E quale periodo migliore se non questo per indossare il colore rosso? Ma non solo negli abiti.. Ma anche smalto,accessori,rossetto,intimo.... Conosciamo il perché indossare l'intimo rosso a capodanno? A quanto pare, la tradizione nasce in Cina: nel simbolismo orientale infatti, il rosso è il colore dell'augurio, della buona sorte.. Il rosso è ricchissimo a livello simbolico di significati positivi: indica buon auspicio, forza, successo, passione e AMORE.. è un colore decisamente potente, è sorgente di energia, stimola le forze del bene ed espelle l’energia negativa. Quindi, cosa c'è di meglio che indossarlo nella notte che segna il passaggio dal vecchio al nuovo anno? Non resta che controllare che non manchi nel nostro armadio... E se dovesse mancare,non corriamo a comprarlo...deve essere regalato!!!! Buona Fortuna e tanto Amore a Tutti!!!

martedì 16 dicembre 2014

IL MURO DELLA KIA' : Eyeliner. ..nemico avvicinabile! !!!


L'Eyeliner è davvero un evergreen grazie alla sua capacità di sottolineare e allungare lo sguardo. ... ovviamente se applicato nel modo giusto! Personalmente lo adoro e spesso è l unico articolo di make up che non manca mai nella mia pochette. Le prime ad indossarlo sono state le donne degli anni 20, ed ha raggiunto l apice del successo negli anni 60, quando icone di bellezza del calibro di Audrey Hepburn e Brigitte Bardot lo hanno scelto come elemento principale del loro make up. Sicuramente affascinante e misterioso è il cosmetico più amato e allo stesso tempo odiato da tutte le donne. A volte la linea viene troppo spessa, altre troppo sottile, in altre ancora il tocco è troppo tremolante. Con alcuni consigli e un po di pratica però vedrete che riuscirete anche voi a tracciare una linea di eyeliner perfetta!!!! Degna di una star di Hollywood In commercio c'è ne sono un eternità : in gel,penna, in polvere , liquido e con varie tipologie di punte. Io scelgo quello a pennarello che permette una linea facile e precisa. Piccolo trucco!!!!: Per rendere l occhio più grande e seducente tracciate la linea solo sulla parte esterna , inferiore e superiore delle ciglia, lasciando la parte interna dell occhio al naturale oppure usate una matita bianca o latte, che renderà l occhio più grande ed accattivante! !!!! Insomma, il segreto è allenarsi come in palestra. PRACTICEMAKEPERFECT LAPRATICARENDEPERFETTI oppure.... CHI BELLO VUOLE APPARIRE UN PO DEVE SOFFRIRE quindi madames , armatevi di pazienza e pennello e cominciate l allenamento : vedrete che verrete ripagate! !!! L Eyeliner ripaghera lo sforzo e la concentrazione che metterete. . Donadovi uno sguardo degno di Scarlett Johansson! !!! #chisausarelosguardocreagrandicasini

lunedì 15 dicembre 2014

"Mickykreosa, un oggetto sfizioso per un regalo prezioso!"

Regali.. Regalini.. Cosa compro? Cosa non compro? Queste sono le domande che iniziamo a farci con l'avvicinarsi del Natale... Le piccole Creazioni che vedete nella foto, vengono realizzate dalla mia Amica Micaela,con il fimo.. Alcuni di voi si chiederanno cosa sia..ed io ve lo spiego... Il fimo è una pasta sintetica modellabile e termoindurente.. La sua consistenza lo rende appunto adatto a trasformarsi in piccoli oggetti... Semplice da modellare,basta solo avere fantasia,essere originali e presentare "qualcosa" di diverso.. Così da poter stupire la persona che riceve in regalo queste creazioni... Lo sappiamo che basta poco per rendere felice una persona... E ciò che rende felice la mia Amica Micaela sono i suoi clienti e i loro sorrisi mentre ammirano le sue creazioni!!!!
Lei vi aspetta dal 15 al 28 Novembre presso il centro commerciale "Lanciano"! E per chi andrà a farle visita,ci sarà un mio piccolo regalo per voi!!!
*MickyKreosa* Vi aspetta!!

sabato 13 dicembre 2014

Il pensiero notturno della misteriosa Donna Catalana


Oggi sono stata nel Villaggio di Babbo Natale.. ma non il Lapponia!!! E mi sono resa conto che l'aria si fa sempre più natalizia.. Tante piccole luci.. Il colore rosso che ha prevale su tutti gli altri.. I profumi.. I sorrisi della gente.. Le risate dei bambini che vanno ad incidere la più bella melodia.. Il Natale è così.. È in grado di mettere tutti di buon umore.. Di stupire tutti... Il mondo ha necessità del Natale.. Questa festa che ci fa fermare,attendere aspettare,sperare.. Molti dichiarano di essere tristi in questo giorno,ma per chi sa cogliere il dono d'amore di questi giorni, non ha altro da fare che sorridere! Possono esserci tante cose da dire sul Natale... Ma il Natale non è un giorno,non è uno stato d'animo.. il Natale è vivere ogni giorno l'Amore!!! C'è qualcosa di sbagliato nello svegliarsi questo giorno e sentirsi un pó bambini? No,allora scriviamo anche noi la nostra letterina,chiediamo anche noi qualcosa che aspettiamo... e chissà che Babbo Natale quest'anno ci faccia trovare il nostro regalo tanto atteso sotto l'albero!!

IL MURO DELLA KIA'

#perfettamanontroppo.
Generalità : Chiara,28 anni, italiana,carnagione chiara,occhi di un colore indefinito. .. chiari sicuramente,paragonabili all acqua: mutevole nelle sfumature.
Capelli biondi,diventati poi castani,poi arancioni,poi neri, poi nuovamente biondi...platino, ora rosa aaaaaaaaa! !!!!!
Corpo sicuramente passabile, 37 di piedi taglia 42, 1.74 di altezza.
Un pezzo di carne umana che nel complesso ho imparato ad amare e valorizzare col tempo.
Perché la perfezione mi perseguita,perseguita tutti noi donne e uomini.ma soprattutto le donne costrette purtroppo a paragonarsi alle varie starlette di turno, che invadono web,televisioni e giornali.
Voler essere perfetti non è un idea razionale, è proprio un bisogno emotivo! !!!!
Solo la perfezione può farci sentire Ascoltati,Amati,Ammirati,Approvati
Sentirsi validi ed ascoltati nella società. Le emozioni più nascoste ci fanno sentire e credere che se piaci a qualcuno , hai valore e puoi essere felice!
Che assurdità! !!!!! La verità è che cercare di essere perfetti è un processo che ci fa consumare un sacco di energie. ...e i sentimenti positivi ahimè durano ben poco!!!
Perciò, SIATE PERFETTI. ..MA NON TROPPO@@@@.mantenete le piccole imperfezioni! !!
Sono quelle che ci caratterizzano. ..che non ci fanno sembrare tutti uguali.milioni di corpi perfetti con capelli perfetti, look perfetti, unghie perfette..... ODDIO BASTAAAAA!!!!!
NON SIAMO MICA DENTRO IL TRUMAN SHOW!!!!!!
QUESTA È VITA REALE GIRLS & BOYS... svegliatevi r prendete coscienza anke della vostra Anima.
Imparate ad esporre fuori quello che avete dentro!!!!
Quello sicuramente non potrà essere mai un COPIA E INCOLLA!!

LA SINDROME DI PETER PAN.......

Nella concezione generale un Peter Pan è colui che non vuole crescere, che è rimasto fermo alla propria infanzia ed adolescenza dove tutto è bello, tutto è possibile, e c'è il rifiuto di calarsi nel mondo, con le limitazioni che questo comporta.
Egli è un essere perfetto che vive in un suo mondo ideale; è vivace, curioso, brillante; ha un' inestinguibile sete di novità e di esperienze; è egocentrico, impaziente, "al di là del bene e del male"; è incapace di fare i conti con la realtà; è ottimista, impulsivo, incostante. Vive in un mondo che non esiste, l'Isola che non c'è, e non ha nessuna intenzione di abbandonarla, anzi, essa rappresenta per lui l'unica realtà possibile.
Perchè sottolineare queste caratteristiche ? Perchè nella maggior parte di esse personalmente mi rivedo io e sinceramente non la vedo cosi negativa come la si vuol far passare.
 Nel suo mondo egli è il padrone assoluto, tutto esiste unicamente per lui, in funzione dei suoi desideri e dei suoi umori. L'unica cosa che conta è stare bene, essere felici. L'importante è non avere bisogno di nulla e di nessuno. Nulla gli serve, egli è perfetto in se stesso, un Dio a cui tutto è dovuto, e davanti a cui il mondo s'inchina ammirato. Le piccole banalità quotidiane, le fastidiose difficoltà della vita gli scivolano addosso, egli è speciale, superiore, vive nel futuro, nell'immaginario, nello straordinario. Egli non ha dolori o affanni, quindi non li può riconoscere nell'altro: una battuta, uno scherzo, ed ecco che se ne va, pronto per un nuovo gioco. Essendo un Dio, tutto gli è permesso, senza alcun limite. Tempo, spazio e possibilità sono concetti non compresi dal Puer. Se vuole qualcosa, lo vuole subito, e non contempla la possibilità di non essere esaudito, anzi, non contempla nemmeno il dover chiedere per ottenere. In questo, anche, consiste il fascino del Puer, che scappa da un'avventura all'altra, imprendibile, sfuggente, sempre altrove.
Penso che queste caratteristiche facciano parte di una persona Viva,piena di energia da sprigionare,che si distingue dal resto no perchè vuole emergere ma proprio dal suo modo di essere
cosidetto puerile,ma secondo il mio parere molto piu' matruro di molti altri.
Lui sa cosa volere solo che la prende in modo diverso,forse ha una maggior percentuale di sensibilità
di molti altri.

Il Peter usa l'intelligenza, ed è estremamente attento al mondo esterno: ma l'attenzione può venire distorta, nel tentativo di difendersi da ciò che può essere spiacevole. Attenzione non necessariamente vuol dire consapevolezza, anzi: qui è spesso un attenzione selettiva che elimina alcuni aspetti di realtà, e porta quindi ad una percezione distorta dell'esperienza.
Il vivere nell' Eden implica evidentemente un'altra caratteristica: l'ottimismo. In un mondo perfetto, non si può che essere ottimisti. Tutta va sempre, comunque, bene. E per caso qualche piccolo intoppo si frappone nel raggiungimento dell'obiettivo, questo viene sdegnosamente spazzato via. Il Puer vive nel mondo dell'innocenza, ed è facile rilevare in lui una tendenza ad essere ingenuo, credulone e idealista. Si tratta di un ottimismo cieco che nega la realtà, a favore del mantenimento dell'illusione. 
 Il rifiuto della banalità è evidentemente un modo per confermare la propria unicità; la solitudine, l'individualismo e il non adattamento alle regole sociali sono tentativi di alimentare l'ideale di sé. Ma il voler essere diversi a tutti i costi è una forzatura, e smaschera l'inconsistenza del Peter: "se fuggiamo l'adattamento pensando di essere qualcosa di speciale,  il risultato è che diventiamo proprio persone prive d'individualità."
 Il Peter deve intraprendere il viaggio che lo riporterà ad essere quello che è. Egli dovrà affrontare il crollo della propria illusione, calandosi nel mondo "reale", per poi scoprire che la sua illusione era, in fondo, l'unica vera Realtà.

Insieme a te non ci sto piu'............

Ci sono materiali, oggetti della cultura, apparentemente (solo apparentemente) lontani dalla mediazione familiare ma che valgono quanto e forse più di qualsivoglia saggio sulla stessa.

È il caso della bella canzone dal cui testo prende il titolo questo articolo, scritta da Paolo Conte e Vito Pallavicini e portata al successo da Caterina Caselli nel 1968.
   
Proviamo a leggerla...

"Insieme a te non ci sto più / guardo le nuvole lassù... / Cercavo in te: la tenerezza che non ho, / la comprensione che non so / trovare in questo mondo stupido. / Quella persona non sei più, / quella persona non sei tu. / Finisce qua... /  Chi se ne va che male fa.  /  Io trascino negli occhi / dei torrenti d'acqua chiara / dove io berrò... / Io cerco boschi per me e vallate col sole più caldo di te. / Insieme a te non ci sto più / guardo le nuvole lassù... / E quando andrò, / devi sorridermi se puoi / non sarà facile ma sai / si muore un po' per poter vivere. / Arrivederci amore ciao, / le nubi sono già più in la. / Finisce qua, / chi se ne va che male fa... "
 Una canzone delicata e poetica dove, in pieno spirito di mediazione, si respira tutto il dolore e il rancore della separazione ("Cercavo in te: la tenerezza che non ho, / la comprensione che non so / trovare in questo mondo stupido"), il senso di sconfitta ("Quella persona non sei più, / quella persona non sei tu"), ma anche, e ugualmente, la speranza di felicità e quello sguardo al futuro che -appunto- dovrebbe caratterizzare ogni processo di mediazone ("Io trascino negli occhi / dei torrenti d'acqua chiara / dove io berrò... / Io cerco boschi per me e vallate col sole più caldo di te"). 
E, se non bastasse, così come dovrebbe concludersi ogni buona storia di mediazione, ecco che l'uomo o la donna (straordinaria abilità dell'autore nel lasciare neutro il protagonista) di questa piccola e quotidiana storia dell'amore alla fine dell'amore, lasciano la scena con un suggerimento che tutti i mediatori dovrebbero mandare a memoria per poi accompagnare le parti a farsene un mantra di consapevolezza: "E quando andrò, / devi sorridermi se puoi / non sarà facile ma sai / si muore un po' per poter vivere". Il mediatore, più che annoiarsi sfogliando pagine e pagine di tanti saggi che alla fine cortocircuitano sempre sulle stesse quattro cose (tranne il mio, of course), dovrà forgiarsi di questi materiali che raccontano tanto di più dell'animo umano quando si incaglia nei fondali dell'amore alla fine dell'amore. Per questo motivo, ho preferito evitare il solito borderò bibliografico e, in appendice del mio "L'Amore alla Fine dell'Amore", ho raccolto una copiosa serie di film, canzoni, testi di narrativa e poesia, opere d'arte a mio avviso fondamentali per nutrire l'animo del mediatore (non solo del mediatore). 

venerdì 12 dicembre 2014

Sliding doors


Se ci pensiamo bene,la maggior parte degli eventi che accadono,sono per puro caso... Sei in un posto,ma non dovevi esserci.. Incontri qualcuno,ma non devi incontrarlo.. Pronunci una parola esatta,invece per chi ascolta può essere sbagliata... Ascolti una canzone che ti fa tornare in mente un particolare,ma era meglio non ascoltarla... Beh,si posso elencare tanti avvenimenti di questo tipo.. Di coincidenze che si incastrano tra di loro e vanno quasi a formare la situazione,il momento giusto.. Che non aspettavi... E,spesso,incontriamo la persona o le persone che siamo destinate ad incontrare.. Che sono in grado di modificare la nostra esistenza.. Quindi non diamo mai nulla per scontato.. Vagabondiamo a caso per il mondo e,accogliamo qualsiasi cosa la vita ci offra.. Perché a volte, il treno sbagliato può portarci alla  stazione giusta !!!!!!!

giovedì 11 dicembre 2014

TRENDY&THE CITY


Lasciamo perdere il Sex....che da qualche decennio ormai è riscaldato in padella peggio delle puntate di Beautiful.!!!!!!! Qui,quello che ci interessa è la parola Trend. Essere trend,di moda insomma. ..per dirlo in parole povere.!!! Appartenere ad un gruppo sociale e fare di tutto per non specchiarsi e ritrovarsi nel corpo e nella mente di un ipotetica Bridget Jones!!!!!!! Il che vuol dire,stare al passo con i tempi,con la moda che cammina,corre e a volte fa persino spinning. .... tanto è in attendibile. Riguardo la moda si è detto,si dice e si dirà tanto. È difficile fornire una definizione precisa del concetto di moda,anche perché non esiste al riguardo un interpretazione oggettiva ed univoca. Io amo pensare che scorra nel mio sangue. ....un principio universale risiedente in ogni donna e in ogni uomo su questa terra. Un elemento della civiltà e del costume sociale, che non interessa solo il corpo ma tutti i mezzi si espressione di cui un uomo dispone. Quindi.... basta seguire il proprio istinto ed i propri mezzi di cui la natura (e la mamma...) ci ha donato. Perciò. .. non cerchiamo a tutti i costi la Kate Moss che è in noi.. ma lasciamo prevalere noi,i nostri istinti che sicuramente guideranno occhi,mani e naso nella direzione giusta. Giusta per noi .. donne e uomini non di carta ma fatti di carne e di Cuore!!!!! #heart&thecity

L'immagine sostituisce 1000 parole.......

Il 31 Dicembre si avvicina... e noi ci prepariamo a salutare l'anno che va via.. Quante cose successe.. Quanti attimi vissuti.. Quante risate fatte.. Quante persone incontrate.. Ma,pensandoci bene,non sarebbe bello catturare questi momenti? I più significativi ci restano impressi nel cuore e negli occhi... Ma gli altri prima o poi sbiadiranno... E allora,perché non FOTOGRAFARE tutto ciò? Perché non avere la possibilità di stampare,di avere tra le mani,di guardare ogni volta che ne abbiam voglia,questi momenti,questi colori,questi piccoli secondi vissuti... Così da poterne rivivere le emozioni,sentirne gli odori, e rivivere la stessa felicità!!! Buon fine anno amici... E fotografate fotografate fotografate!!!

lunedì 8 dicembre 2014

L'UOMO TIGRE

L'Uomo Tigre (タイガー・マスク Taigā Masuku?, lett. "Tiger Mask"), talvolta citato anche come Tigerman, è un manga realizzato da Ikki Kajiwara (sceneggiatore) e Naoki Tsuji (character designer) e pubblicato nel 1969 in Giappone dalla casa editrice Kodansha.
Dal manga è stata poi tratta una serie animata, prodotta da Toei Animation, per un totale di 105 episodi, trasmessi in Giappone tra il 2 ottobre 1969 e il 30 settembre 1971, giunti anche in Italia dove la serie è stata doppiata e mandata in onda da varie emittenti locali a partire dal 1982. Nel 1981 è stato prodotto un sequel, Uomo Tigre II, di 33 episodi, prodotto sempre da Toei, creato dagli autori della prima serie coadiuvati da Junichi Miyata
Perchè questo preambolo ?
Forse perchè in ognuno di noi si cela la doppia identità,una che conosciamo tutti cosidetta "maschera pirandelliana"e l'altra che nasconde la nostra tigre.
Purtroppo non tutti hanno il coraggio del nostro Naoto Date alias Uomo Tigre.
Chi non ha mai sognato nella propria vita d'indossare una maschera con cui nascondersi e farsi rivalsa di tutte le oppressioni o rivincite della vita odierna ?
Dal capo opprimente,al partner ossessivo o solamente per evadere dalla quotidianeita'.
Infatti mi sono soffermato su questo cartoon giapponese,il quale è pieno di morale,riflettere al di sopra del dualismo; agire in funzione della vita; rifiuto alla violenza; combattere per la libertà; sacrificarsi per un ideale in salvaguardia della vita; uguaglianza e lealtà fra gli esseri umani, anche se si tratta del proprio nemico; insomma, insegnamenti di vita che un bambino, quando si trova a vivere le sue esperienze, ricorda e comprende appieno; crescendo come un uomo degno di essere chiamato tale, con un coraggio, un amore per la vita, e una capacità di ragionare con la sua testa. Io credo che al giorno d'oggi, un valido strumento per contribuire alla formazione di un bambino, contro l'indottrinamento sociale, scolastico e mediatico; oltre che una sana cultura, possa essere proprio la visione di questi cartoni. Il giusto connubbio tra "l'uomo Tigre" televisivo e quello di tutti i giorni che ci apprestiamo a vivere noi.

domenica 7 dicembre 2014

L'Italiana in Algeri

« Tu mi dovresti trovar un'italiana. Ho una gran voglia d'aver una di quelle signorine che dan martello a tanti cicisbei » (Mustafà, atto I scena II)

L'Italiana in Algeri è un'opera lirica in due atti di Gioachino Rossini, su libretto di Angelo Anelli, andata in scena per la prima volta a Venezia il 22 maggio 1813.
Premetto che son un fan sfegatato del Rossini,ma penso che in questa Opera e nella Gazza Ladra,il Maestro abbia raggiunto l'apice nella comunicazione della sua meravigliosa armonia fusa concentrato di strumenti ad aria,in primis i flauti.

Trama:

Il Bey di Algeri, stanco della propria moglie Elvira, convince il suo schiavo italiano Lindoro a sposarla offrendogli l'opportunità così di ritornare in Italia e portarla con se, ma vuole un'italiana. Il corsaro Haly si mette a caccia di una donna per il sovrano e trova Isabella che era stata rapita dai pirati durante le ricerche del suo fidanzato Lindoro.
La donna è in compagnia di Taddeo, irriducibile spasimante, che per non destare sospetti si fa passare per zio. Con fascino ed astuzia Isabella soggioga il Bey, ottiene che Lindoro divenga suo schiavo e di nascosto prepara la fuga. Taddeo e Lindoro progettano un inganno per il Bey Mustafà. Gli riferiscono che Isabella ha deciso di nominarlo suo Pappataci, titolo per gli amanti instancabili.
Viene organizzata una cerimonia, a cui vengono invitati anche gli schiavi italiani, in cui Mustafà legge i compiti a cui deve attenersi. Il rito a cui deve sottoporsi è mangiare, bere e tacere. Si avvicina un vascello in cui si imbarcano gli amanti e gli schiavi italiani, Taddeo cerca di avvertire il Bey dell'inganno ma è totalmente immedesimato nel ruolo di pappataci e si rifiuta di prestare attenzione; non gli resta che imbarcarsi a sua volta. Mustafà esausto delle prove dell'italiana, ritorna dalla moglie.

La morale è che se una donna lo desidera è capace di ingannare chiunque. Doppia è l'umiliazione del Bey, abbandonato dalla sua donna dei desideri, rimanere con una moglie ormai non più sottomessa.


Non posso far altro che consigliarvi vivamente,amanti o no dell'opera lirica,di andarla a vedere almeno per una volta,vi innamorerete e nascera' in voi una passione trascendentale,viscerale che è l'Amore per la Musica,l'amore per Gioacchino Rossini.

Nel bene o nel male...................

…there is only one thing in the world worse than being talked about, and that is not being talked about.

Lo scrive Oscar Wilde, in “The Picture of Dorian Gray”. Mi sono sempre chiesto se tutti quelli che citano questa frase abbiano letto davvero il romanzo.
La frase, comunque, si trova nel primo capitolo, e la situazione è questa: Basil, il pittore che ha dipinto il celeberrimo ritratto al centro della vicenda, non vuole esporlo. Lord Herny Wotton,  gli risponde:
Non lo esporrete? E perché mai, mio caro Basil? Avete ragioni particolari per far questo? Siete stranissimi individui, voi pittori. Fate tutto il possibile per farvi un nome; e quando lo avete conquistato par che cerchiate di perderlo. Questo è assurdo da parte vostra; al mondo non c’è che una cosa peggiore del far parlare si sé: il non far parlare di sé. Un ritratto simile vi aprirebbe molta strada tra i giovani di Inghilterra, e riempirebbe i vecchi di gelosia, ammesso che i vecchi siano sensibili a una passione. (traduzione di Raffaele Calzini, Mondadori 1982)
Non è questo il luogo per mettersi ad analizzare l’opera letteraria, ma spero di avervi incuriosito abbastanza da aprire il libro e leggerlo per intero. Magari, contestualmente, potreste cogliere l’occasione per approfondire che cosa era un “dandy” (no Enrico De Pedis della BANDA DELLA MAGLIANA) all’epoca di Oscar Wilde. E potreste addirittura arrivare alla mia stessa conclusione: la sua frase è citata a sproposito, e usarla a questo modo svilisce l’opera, il pensiero, e anche la vita di Oscar Wilde.
A questo punto vi pregherei di mettere a confronto la vostra riflessione sul romanzo e su Oscar Wilde con l’interpretazione della frase che gli esperti di marketing e politica hanno ridotto a “bene o male, purché se ne parli”

Il modesto parere è che la domanda da farsi dovrebbe essere un pelino più articolata di “ha fatto bene o male”. O magari le domande da farsi sono molte di più.
“Ciao, è iniziata la campagna elettorale e io uso qualsiasi mezzo."
Il che a me ricorda un’altra celebre citazione, un’altra opera e un altro autore, il Machiavelli, il cui pensiero viene spesso ridotto a 5 parole: “il fine giustifica i mezzi”.
(e invece ha scritto: “… e nelle azioni di tutti li uomini, e massime de’ principi, dove non è iudizio da reclamare, si guarda al fine. Facci dunque uno principe di vincere e mantenere lo stato: e mezzi saranno sempre iudicati onorevoli e da ciascuno lodati”)
Per il Machiavelli – chi lo ha letto lo sa – è praticamente impossibile ottenere il “potere” senza violare quei principi che, una volta raggiunta una posizione dominante, ci si propone di imporre agli altri. E questo perché il Machiavelli ha un’idea piuttosto pessimistica dell’essere umano. Tuttavia ne “Il Principe” c’è molto altro, e il messaggio non è proprio così lineare come sembra…
Insomma, la faccenda è ben più complessa e solleva interessanti questioni che vorrei cogliere insieme a voi nelle prossime occasioni.

martedì 2 dicembre 2014

Amore a tre.........


La scoperta di una infedeltà, all’interno della coppia, accendanon solo tempestosi confronti verbali ma anche improvvise passioni erotiche. Molte lettrici pensano che questo sia un fatto sorprendente e indecifrabile perché, soprattutto da parte di chi è tradito, la delusione e la collera sembrano inconciliabili con il desiderio sessuale. Riflettendo più attentamente ci si rende conto  che un tradimento porta, con il suo carico di sofferenza, anche sotterranee forme di eccitazione. In realtà, per forte che possa sembrare tale ipotesi, si finisce ogni volta col fare l’amore in tre.
E’ difficile non evocare l’altra/altro domandandosi, ad ogni gesto, ad ogni parola ciò che lei/lui direbbe o farebbe nella stessa circostanza; il fantasma si impone con la sua presenza e costringe ad un continuo esame dei propri comportamenti amorosi.
Tutto questo crea una inconscia quanto rabbiosa competizione perché, in quel momento, non si sta inseguendo solo il desiderio di riavere il traditore tutto per sé, ma anche quello di vincere la silenziosa battaglia a distanza e riprendersi, con il proprio partner,  anche la propria autostima.

Ros e Gis : eroi nascosti dietro un passamontagna

Il Raggruppamento operativo speciale dell'Arma dei Carabinieri (più spesso indicato semplicemente con l'acronimo ROS) è l'unico organo investigativo dell'Arma con competenza sia sulla criminalità organizzata che sul terrorismo. Il raggruppamento è a livello di brigata ed è inserito ordinativamente nella Divisione unità mobili e specializzate "Palidoro" mentre dipende funzionalmente dal Comando generale sotto il profilo tecnico-operativo.
 Venne istituito formalmente il 3 dicembre 1990 con il decreto legge 13 novembre 1990 n. 324 e successivamente con decreto legge 13 maggio 1991, n.152, convertito dalla legge 12 luglio 1991, venne prevista l'istituzione di "Servizi centrali ed interprovinciali di polizia giudiziaria dell'Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato (Servizio centrale operativo) e della Guardia di finanza (GICO)" al fine di assicurare il collegamento delle attività investigative relative ai delitti di criminalità organizzata.
Nel 1992, all'interno del ROS, fu creata un'unità speciale il CRIMOR - Unità militare combattente, che pochi mesi dopo catturò il capo di Cosa nostra Totò Riina,dove si è reso protagonista l'allora famoso Capitano Ultimo,ora Colonello dei NOE (Nucleo Operativo Ecologico),iterpretato nell'omonimo film da Raoul Bova.
I suoi compiti maggiori sono  : di criminalità organizzata di tipo mafioso e ricerca di grandi latitanti;di traffico di armi, narcotraffico e sequestri di persona;di analisi operativa.
 Adesso soffermiamoci su i GIS ( Gruppo Intervento Speciale ),esso è stato istituito il 6 febbraio 1978, in piena emergenza terrorismo, per idea, impulso e direttiva dell'allora Ministro dell'Interno, On. Francesco Cossiga, che aveva visitato numerosi Paesi europei al fine di acquisire un'approfondita conoscenza dei rispettivi reparti speciali.
 L'evolversi, in quel periodo, di fenomeni terroristici e di forme di disturbo dell'ordine pubblico richiese la costituzione di un'apposita unità per l'impiego in operazioni speciali anti-terrorismo e anti-guerriglia, con carabinieri tratti dall'allora Battaglione Carabinieri Paracadutisti "Tuscania" perché particolarmente addestrati ad intervenire nelle situazioni più rischiose anche in presenza d'ostaggi.
Di stanza a Livorno, il G.I.S., dipende per l'impiego dal Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri ed è inquadrato nella 2^ Brigata Mobile.
Attualmente fornisce anche un supporto altamente qualificato ai reparti territoriali in occasione d' importanti operazioni di polizia.
Ancora oggi, tutti gli operatori del G.I.S. provengono dal I Reggimento Carabinieri Paracadutisti "Tuscania". Sono volontari, con età non superiore ai trent'anni e con ottimi precedenti disciplinari.
Le prove selettive per accedere al G.I.S. sono molto impegnative e constano anche di visite mediche e valutazioni psicoattitudinali finalizzate ad accertare la capacità operativa in situazioni ad elevato stress fisico e psicologico.
Chi supera le selezioni accede al "Corso per Operatore" del G.I.S., durante il quale si studiano varie discipline tra cui: tecniche di disarmo personale, tiro rapido
Operatori del GIS
discriminato con armi corte e lunghe, impiego esplosivi, alpinismo, tecnica di discesa rapida da pareti ed elicotteri, tecniche d'irruzione in edifici, impiego materiali speciali, tecniche di guardia del corpo, tecniche d'intervento su obiettivi particolari (autobus, aerei, treni).
Superato il corso, l'operatore G.I.S. partecipa ad ulteriori corsi di specializzazione quali: operatore subacqueo, paracadutista con tecnica della caduta libera, tiratore scelto ed artificiere antisabotaggio.
L'obiettivo perseguito da tale training intensivo è l'impiego di un elemento particolarmente selezionato, profondamente motivato e capace di distinguersi per tecnica, lucidità ed equilibrio, specie in attività coordinate per operazioni speciali.
Il reparto, considerato di solito come "ultima ratio", ebbe il battesimo operativo il 29 dicembre 1980 quando fece irruzione nel supercarcere di Trani (BA), sgominando in modo estremamente rapido e incruento una rivolta di detenuti che avevano preso in ostaggio 18 Agenti di custodia.

mercoledì 26 novembre 2014

NUOVA MODA I LEGGINS DA UOMO,SI CHIAMERANNO MEGGINS !!!!


Come è solita fare, la moda, riesce sempre a sbalordire chiunque attraendo il pubblico a se con la presentazione di nuovi prodotti che anche se, inizialmente possono sembrare “strani e fuori luogo” riescono poi a rivelarsi all’altezza del mercato e a registrare un grandissimo numero di vendite.
Con l’inizio del 2013, alcuni stilisti, hanno subito rivoluzionato il mercato presentando durante una sfilata Americana un nuovissimo prodotto che prima d’ora nessuno aveva mai realizzato… anzi veniva realizzato solo ed esclusivamente per l’abbigiamento femminile.
Di cosa stiamo parlando? dei “meggings” i nuovissimi leggings da uomo!
leggins-da-uomo
loQuesta nuova versione di leggings da uomo si chiamerà “meggings” e se a prima vista può sembrare un prodotto che non verrà mai venduto, alcune grandi star come Justin Bieber e Russel Brand si sono gia fatti immortalare in alcuni scatti fotografici con adosso questo nuovo pantane.
Alcuni stilisti non si sono fermati e hanno anche proposto questa nuovissima linea di “meggings” in diverse varianti in pelle o addirittura in tessuti molto aderenti con i colori più stravaganti.
Una nuova moda che rischia di non piacere al pubblico maschile a prima vista, ma che a quanto pare in America ha già registrato un altissimo numero di vendite.

I meggings per il momento non sono stati ancora commercializzati in Italia, ma a quanto pare il loro sbarco è più vicino del previsto.
Capo prettamente femminile ??? Ma perchè ?
Spesso, anzi, spessissimo, la donna ha preso in prestito capi dal guardaroba maschile, declinandoli inversione sexy: dai pantaloni alle bretelle, dal papillon al cappello. La moda, si sa, è imprevedibile(e strana), ed è accaduto anche il contrario. Ovvero che un capo molto amato dall'universo femminile finisse tra le mani dei maschi.
Io personalmente gli indosso quasi tutti i giorni e sono comodissimi, a me piace indossarli sotto un bel shortino con sopra una bella t-shirt o maglione caldo a 3/4.Sotto cosa ???
Di tutto dalla scarpa alta con profilo stretto,alla Air Max 2014 al piu' cool mocassino .
Insomma lasciamo che sia il nostro IO,la nostra fantasia a farla da padrona.

IO TI PERDONO,PERO'................................

In un recente post ci interrogava e sulle condizioni che rendono possibile il perdono dopo un tradimento. Si vorrebbe, da parte della propria compagna, precise ammissioni perché  per perdonare bisogna conoscere.  Ciò che accentua la sofferenza di chi è stato tradito è da una parte il desiderio di scoprire ogni risvolto della storia clandestina e dall’altra l’angoscia di sentirsi esclusi. Spesso sono proprio certe ostinate indagini a rendere più difficile capire se il rapporto di coppia possa ancora salvarsi.
Aver fiducia nell’altro è una decisione responsabile che deve tener conto, però, per non essere cieco affidamento, degli elementi imprevedibili e delle ambivalenze presenti in ogni relazione.
Non è utile per nessuno dei due che la crisi nata dal tradimento sia affrontata istruendo processi e cercando colpevoli. Ciascuno deve cercare dentro di sé le cause di quanto è accaduto e provare ad accettare l’idea che la ferita riguarda la coppia e in coppia deve essere risanata.

martedì 25 novembre 2014

VOGLIA DI EVADERE

Avete mai sentito il desiderio di staccare la spina (cellulare, internet... tutto insomma) e isolarvi dal mondo? Pensare per un momento a voi stessi? Cominciare a spolverare quel comodino pieno di cassetti con all'interno sogni che avete lasciato da parte per così tanto tempo? Avete mai sentito il bisogno di scappare da tutto e tutti? Stare un attimo da soli con voi stessi? Come vi siete comportati?

lunedì 8 settembre 2014

La ripresa dell’attività fisica dopo la pausa estiva

Le vacanze sono ormai finite. Sembrano così lontane che non ci ricordiamo quasi più delle giornate che, solo poche settimane fa, trascorrevamo sulla riva del mare o nei boschi, pensando a divertirci, rilassarci e ritempraci, avendo dimenticato la routine quotidiana che ci aveva accompagnato per undici mesi. Routine nella quale ci siamo rituffati e con la quale dobbiamo convivere, che ci piaccia o no, per molti mesi. Abbiamo, però, delle armi che ci permetteranno di resistere dignitosamente all'avvento dell'autunno prima e dell'inverno poi. La più importante è l'attività fisica. Settimane di inattività, o di scarsa attività, ci avranno reso meno forti e resistenti. . E’ opportuno dedicare i primi 7/10 giorni ad allenamenti per migliorare, o meglio, per attivare nuovamente il Meccanismo Aerobico, che è quello che ci fa bruciare più grassi, e ci crea meno disagi dal punto di vista fisico e mentale. La corsa rappresenta l’attività ideale per raggiungere il nostro primo obiettivo. Per chi frequenta abitualmente la palestra bisogna evitare di rientrare e pensare di sollevare i carichi utilizzati fino a giugno. Saremmo subito stroncati, rischiando anche di farci del male. Molto meglio ammettere di non essere, per ora, all'altezza e ricominciare da un livello che ci porterà a ritrovare il massimo della forma e i carichi di un tempo, nel giro di poche settimane.
A tal proposito suggerisco un allenamento che prevede 3 sedute settimanali a giorni alterni. Bisogna suddividere gli allenamenti in A e B. Nell'allenamento A si possono inserire, per esempio, i muscoli di spinta, cioè pettorali, spalle e tricipiti; nell'allenamento B i muscoli di trazione, cioè dorsali, bicipiti, aggiungendo le gambe. Addominali tutti giorni. Gli allenamenti non devono superare i 50 minuti per la sala pesi e 20 minuti per l'attività aerobica. I pesi devono essere ridotti al punto che dovrà essere possibile eseguire 15 ripetizioni per esercizio, senza arrivare all'incapacità muscolare, ma fermandosi un po' prima. Non più di due esercizi per gruppo muscolare.
Per l'alimentazione cerchiamo di tenerla ancora leggera, normocalorica, dando la preferenza a cibi proteici, frutta e verdura. Non aboliamo i carboidrati della pasta, del riso e del pane, dando, però, la preferenza ad alimenti integrali che saranno meno calorici di quelli raffinati, avranno un contenuto di fibra che ci aiuterà nelle funzioni fisiologiche del nostro corpo e terranno più stabile la glicemia.
Un discorso a parte, infine, va fatto per i soggetti cardiopatici e/o ipertesi: devono evitare gli esercizi con i pesi, prediligendo quelli a corpo libero che favoriscono il recupero dell’articolarità distrettuale, della capacità toracica inspiratoria ed espiratoria; nonché un’attività aerobica d’intensità adeguata alle caratteristiche del singolo individuo, calibrata da personale medico competente.

domenica 27 luglio 2014

" So quello che non voglio ma non so quello che voglio "

Quante volte ci siamo chiesti ma quale sarà la mia strada ? Domanda che si insinua nella nostra mente nell'età adolescenziale e ci accompagna per tutto il nostro percorso di vita,si perchè la scelta della nostra "strada",come dice il buon Baglioni,avviene strada facendo.Niente programmazioni,niente inni,niente progetti a lungo termine.
Molti lo troveranno un pensiero anarchico,anticonformista,ma la verità sulla propria strada sta nel percorrerla non nel progettarla.
O forse si è presa la "strada sbagliata" e la si vuole cambiare.
Ma sbagliata per chi ? Mi sorge spontanea la domanda,per la società o per noi stessi ?
E si non esistono dei canoni che ci indicano quale sia la strada sbagliata o giusta per noi,ma solo noi stessi possiamo saperlo leggendoci dentro e ponendoci una semplice domanda,ma è veramente quello che voglio e aggiungerei io o quello che vogliono gli altri ? Arriva quel giorno che ti senti arrivato ma poi con il contempo arrivano dentro di te altri sentimenti: la noia, la routine, l'eccesso di responsabilità, le banalità  e sogni una vita avventurosa, libera, piena di amicizie, di amore e di divertimento. Ma non riesci a concretizzare le tue aspirazioni e gli anni passano.
Allora tutto quello che si è costruito fino ad ora non era la strada giusta ? Perchè questa insoddisfazione ? Alcune persone hanno per la loro vita dei desideri e delle mete ambiziose, ma non si limitano a sognare. Sanno che realizzare i propri sogni non richiede solo coraggio, talento, creatività e una buona dose di fortuna: sanno che per ottenere quello che vogliono dovranno pagare un prezzo e sono disposti a farlo. Sono consapevoli, infatti, che per realizzare le proprie aspirazioni bisogna avere autodisciplina, spirito di sacrificio, capacità di perseverare quando le cose si fanno difficili, oltre che una buona capacità di pianificazione.
Tutte qualità che nel eterno adolescente sono scarsamente sviluppate. Quando l'eterno adolescente sogna qualcosa, vede solo i lati positivi del suo progetto: per esempio, se desidera aprire un attività in proprio,  immagina di essere più libero rispetto ad un lavoratore dipendente, di guadagnare di più, e di poter avere un maggiore prestigio sociale. Mentre, non riesce a valutare che il suo progetto richiede un impegno molto maggiore rispetto ad un normale lavoro, ritmi lavorativi più duri, e quindi per qualche anno meno libertà e meno guadagni.
Spesso, nei progetti "dell'adolescente cronico" c'è un elemento di fuga dalla realtà: si privilegiano certe carriere (per esempio, carriere artistiche o nel mondo dello spettacolo), non tanto per amore dell'arte, ma quanto per un desiderio di distinguersi dalla massa e di scegliere un ambito lavorativo in cui non valgono le solite regole di un normale lavoro. Si è attratti da un certo tipo di carriera perché si immagina che si sarà esonerati dalle regole, dall'obbligo di essere puntuali, di vestirsi in un certo modo, di fare la gavetta, di obbedire agli ordini di un capo. In altre parole, si sogna di poter fare quello che si vuole, come lo si vuole e, nel migliore dei casi, di ottenere in breve tempo, grandi soddisfazioni e facili guadagni.
Ma quando il sogno si scontra con i limiti della realtà e ci accorge che le cose non sono così facili e piacevoli come si riteneva dovessero essere, si abbandona il progetto e si riparte verso un altro sogno.
Allora perchè non costruirsela giorno dopo giorno questa strada ? Passo dopo passo,mattone dopo mattone senza l'ansia di viversi la vita di altri,quella vita nell'immaginario di tutti,quella vita sognata ed ammirata,quella vita costruita e artefatta.Vivere la propria vita è il primo passo verso l'ingresso nella propria strada,no giusta o sbagliata,ma propria e se la si sente propria sicuramente sarà quella giusta .

giovedì 10 luglio 2014

PROGETTO "PECHINO EXPRESS"- SECONDA TAPPA KOH SAMUI - KUALA LAMPUR

Dopo aver lasciato le splendie spiagge di Puket,prendiamo il volo verso la meno conosciuta,ma ancora piu' splendita Koh Samui.
L'isola di Koh Samui (scritto anche Ko Samui) è situata nel Sud della Thailandia, a circa 700 Km dalla capitale Bangkok. Terza isola più grande della Thailandia, grazie alla presenza di un aereoporto internazionale tra i più particolari di tutta l'Asia, Samui è facilmente raggiungibile da Bangkok con la compagnia aerea Thailandese Bangkok Airways, che effetua numerosi voli giornalieri di andata e ritorno. Koh Samui offre un'insieme di attrazioni turistiche che ogni anno attirano migliaia di turisti da tutto il mondo. Spiagge di sabbia bianca, un'entroterra con foreste pluviali rigogliose, una vita notturna molto attraente, numerose attività sportive, un'atmosfera rilassante.

   
 Per gli amanti della tranquillità ma che non disdegnano comunque un po di vitalità, lungo la costa Nord di Koh Samui, troviamo le più tranquille spiagge di Bophut Beach, Big Buddha Beach, Maenam Beach e Choeng Mon Beach. Per chi ama le spiagge deserte nella costa Sud si può godere di alcune baie con un'atmosfera molto rilassante.


Stiamo lasciando la Thailandia per addentrarci nella capitale della Malesia, terra di tigri e Sandokan:
eccoci a Kuala Lampur.
 La città vanta moschee musei e siti di importanza internazionale tra i quali meritano menzione il Museo Nazionale della Malesia, il Museo di arte islamica e anche la Galleria d'arte nazionale della Malesia.Nel circuito di Sepang sede del Gran Premio della Malesia di Formula 1, ma è anche usato per altre competizioni di automobilismo e motociclismo. Sorge a breve distanza dalla capitale della Malesia Kuala Lumpur, nel distretto di Sepang dello stato del Selangor.
Alla prossima tappa,alla prossima puntata........

sabato 5 luglio 2014

SCATTA L'ORA DEL PROGETTO "PECHINO EXPRESS"

Sta arrivando Settembre le vacanze terminano,ma noi no e scatta progetto "Pechino Express".

Un avventura diffcile da perdere.....a presto !!!!!!!!!

mercoledì 28 maggio 2014

PROGETTO "SI SE PUEDE"

Iniziera' tra pochi giorni il nuovo progetto ,tanto a noi caro,che prendera' questa volta nome "SI SE PUEDE".
Sara' tutto fortemente nascosto,non per creare suspanse, ma per essere veri e sempre in live !!!!!!!
Vi aspettiamo in tanti e calorosi !!!!!!!
"SI SE PUEDE" !!!!

venerdì 23 maggio 2014

FUGA DALL'ITALIA.VANTAGGI E SVANTAGGI

Emigrare e godersi la pensione all’estero. Una decisione presa da oltre 400.000 italiani. Ma cosa occorre valutare se si vuole intraprendere questa strada? E ancora, delle 10 destinazioni più gettonate, tra cui Thailandia, Panama, Tunisia e Messico, quali sono pro e contro? Roberto Stanzani, autore di “Eden, trova il Tuo Paradiso Terrestre”, risponde a queste e altre domande, illustrando attraverso tre tabelle punti forti e deboli di ciascun paese. E rivela tre località, di cui si sente poco parlare, su cui sognare…


Circa 4 pensionati su 10 prendono meno di 1.000 euro al mese, mentre il 13% ne riceve meno di 500 (dati Istat 2011). Rimanere in Italia sopportando grosse rinunce e sacrifici, oppure emigrare, e vivere in modo più agiato e dignitoso? 400.000 italiani hanno scelto il trasferimento, trovando anche il riscatto personale, dopo lavori precari, sfratti e infortuni.
Le cause che portano a intraprendere questa strada possono essere molteplici, ma alcune primeggiano su altre: il caro vita, le tasse e le misere pensioni percepite.

Dopo aver raccontato le storie di chi l’ha fatto veramente ( Fare il pensionato all’estero. E vivere alla grande), Of torna sull’argomento, per esaminare più da vicino quali sono gli elementi da considerare se si vuole valutare l’ipotesi di un trasloco fuori dall’Italia, focalizzandosi inoltre su 10 specifiche destinazioni (oltre e dentro i confini europei), svelandone principali vantaggi e svantaggi.

Per fare ciò è stato interpellato Roberto Stanzani, autore, con la collaborazione di Sergio Senesi, di Eden, trova il Tuo Paradiso Terrestre , e-book pubblicato lo scorso settembre, in vendita su Amazon, iTunes, IBS e altri portali del libro digitale, che analizza da vicino 196 paesi indipendenti nel mondo, in tutte le loro sfaccettature: dai costi della vita, alla sicurezza, passando per libertà, diritti, sanità, istruzione e clima.

Nella stesura del libro è stato svolto un lavoro di minuziosa ricerca con il supporto della World Bank per gli aspetti economici; Nazioni Unite, CIA, Ministero degli Esteri e Freedom House per quelli politico-sociali e, per le nozioni geofisiche e climatiche, University of Melbourne, GSHAP e NOAA. Un approfondimento di tutti quegli argomenti che sono i punti cardine della vita di ogni persona, per scoprire qual è il proprio personale “Paradiso terrestre”.

Un tema di grande interesse che trova, all’interno dell’intervista, spunti e stimoli su cui riflettere, come le tre destinazioni su cui sognare di più…

Of: Trasferirsi all’estero: un sogno di molti. Quali sono gli aspetti imprescindibili nella scelta della destinazione?
Stanzani: Dipende qual è il motivo del trasferimento, ma comunque sono da considerare tutti i fattori che riguardano le diverse sfere della quotidianità. Un elemento fondamentale nella scrematura delle destinazioni è il costo della vita, seguito dalla sicurezza e dalla stabilità di un paese. Guerre, terrorismo, criminalità, corruzione, denutrizione e povertà, sono componenti che non possono essere ignorate.

Of: Poi…?
Stanzani: Qualità del servizio sanitario, garanzia dei diritti e istruzione. Anche il clima non è da sottovalutare, nonostante riguardi preferenze di tipo soggettivo, tra chi ama posti caldi e chi sopporta bene anche temperature più rigide. È oggettiva invece la presenza di calamità naturali, come sismicità, uragani, tsunami e monsoni.

Of: E la lingua?
Stanzani: L’aspetto linguistico viene spesso trascurato. Sbagliando! Oltre all’inglese, dedicarsi a una full immersion sulla lingua con cui ci si dovrà confrontare, non è una cattiva idea.

Of: Invece, parlando di pensionati che si accingono a compiere questo tipo di scelta, quali sono gli elementi a cui dare peso?
Stanzani: Sicuramente il costo della vita, la qualità e la tipologia del servizio sanitario, l’incidenza di calamità naturali, il tasso di criminalità e il rispetto delle libertà. Meno fondamentali saranno il livello di istruzione, l’età media della popolazione e la situazione occupazionale.

Of: La questione delle libertà, di culto e di espressione, è molto interessante. Ci sono paesi islamici, come Tunisia e Marocco, che vengono spesso scelti dagli italiani, specialmente pensionati, come luogo dove trasferirsi. Qual è, qui, il livello di libertà religiosa?
Stanzani: Si tratta di paesi islamici ma non estremisti o fondamentalisti e quindi rispettano le diversità. La libertà di religione in Marocco e Tunisia raggiunge un valore, da 1 a 10 (dove 1 è il punteggio migliore e 10 il peggiore), pari a 6, non tra i più alti, ma comunque lontano dalle visioni intransigenti. In Italia ad esempio siamo al 3,5.

Of: Rimanendo focalizzati su questi due stati, qual è la situazione inerente ai diritti della donna?
Stanzani: In questo caso occorre fare una piccola premessa. Nel mio libro, “Eden, trova il Tuo Paradiso Terrestre”, ho raccolto solo quei dati aggiornati che fossero completi per tutti i 196 Stati del mondo, al fine di dare un’analisi il più completa possibile. Temi come il suicidio sarebbero stati interessanti da approfondire, ma non erano completi e quindi sono stati esclusi. Stesso discorso per i diritti femminili, anche se, come mi ha insegnato questa mia lunga ricerca, molti parametri vanno di pari passo.

Of: Cioè?
Stanzani: Se un paese è caratterizzato da un’ampia libertà di espressione e di culto, questi si ripercuoteranno in maniera positiva anche sui diritti della donna. Allo stesso modo, scarsi diritti saranno corrispondenti a libertà carenti.

Of: Un altro aspetto che sembra rilevante, ma non fondamentale, è il livello di istruzione. Una bassa istruzione è sinonimo di arretratezza?
Stanzani: Scarsa istruzione è sinonimo di povertà, non perchè siano “ignoranti”, ma perché sono Paesi che non hanno avuto i mezzi per realizzare gli adeguati servizi, oltre a non aver sviluppato i giusti diritti in materia. Per un pensionato probabilmente non sarà un dato fondamentale, ma se si hanno dei figli ancora in età scolastica, e si ha un budget contenuto, bisogna cercare un compromesso.

Of: Cosa suggerisce?
Stanzani: Le Seychelles hanno un costo della vita medio e un alto livello di istruzione. Prevedono diverse università convenzionate con quelle britanniche ed è un paese che comunque sta progredendo significativamente.

Of: La questione della criminalità è un aspetto da valutare attentamente…
Stanzani: Sì, anche perché in Italia abbiamo un tasso di criminalità molto basso e quindi non ci è facile il confronto con realtà più pericolose e “aggressive”.

Of: Ci sono però paesi come Panama o Messico che sono molto gettonati, anche dopo la pensione, però presentano un tasso di criminalità molto alto…
Stanzani: È vero. Panama, Messico, ma anche Brasile, sono luoghi con un’alta percentuale di criminalità. Non è raro venire aggrediti in strada e ritrovarsi minacciati con una pistola, per essere derubati. Per questo chi si trasferisce in questi luoghi, solitamente opta per condomini o appartamenti con guardia armata, per avere una sicurezza in più. Comunque, anche se il costo della vita è inferiore, è necessario valutare se ne vale davvero la pena.

Of: Quali sono i luoghi più critici?
Stanzani: In generale quelli più affollati, quindi le grandi città. Un pensionato che, come si pensa, è alla ricerca di tranquillità e sicurezza, è meglio che guardi a realtà più piccole.

Of: Parlando invece di servizio sanitario, quali sono le mete oltreoceano con la qualità migliore?
Stanzani: Prima di parlare di qualità occorre fare un discorso sulla tipologia…

Of: Cioè?
Stanzani: Bisogna distinguere tra loro sistemi con servizio sanitario nazionalizzato; quelli affiancati da assicurazione pagata dal cittadino; oppure, nei casi peggiori, un servizio che non è un vero servizio e quindi, o paghi e ti fai curare in cliniche private, sperando di trovare un’equipe qualificata, oppure, se non te lo puoi permettere, lo Stato ti abbandona. Questo è il caso di molti paesi africani, di alcuni sudamericani e asiatici. Se ci allontaniamo dall’Europa e dall’America del nord, difficilmente troveremo standard eccellenti, a eccezione di Giappone, Australia e Cile. Sulle mete esotiche farei attenzione, specialmente per chi ha un’età che avanza. Nella maggior parte dei casi, se ci si ammala, è consigliabile far ritorno in patria, almeno per il periodo di cura.

Of: Quali sono i paesi sui quali scommettere e di cui magari si sente parlare meno?
Stanzani: Uno è sicuramente l’Uruguay, che sta improntando politiche rivolte verso il popolo, incoraggiando l’aumento dei diritti, con aiuti alle fasce più povere della cittadinanza. Direi che sta andando nella direzione giusta. Anche la Turchia è una buona scommessa, contrariamente a quello che magari si può pensare, declassandola a paese arretrato o molto meno progredito rispetto all’Italia.

Of: In Turchia qual è il costo medio della vita?
Stanzani: Con 600 euro mensili paghi affitto, bollette, spese e vestiario e negli ultimi anni ha sviluppato una forte economia. Anche le Seychelles sono da tenere d’occhio, preventivando però un po’ di spirito di adattamento, perché comunque molti aspetti della vita quotidiana possono essere diversi rispetto ai nostri, come ad esempio la struttura delle case, lì molto più semplici.

Of: Tra i pensionati si sente molto parlare della Bulgaria, anche se non suscita lo stesso appeal di altre mete…
Stanzani: La Bulgaria presenta un forte beneficio: il costo della vita molto contenuto, intorno ai 420 euro mensili, che permette di gestire le spese con tranquillità. Tra i contro, è presente un valore di sismicità da non sottovalutare, mentre il clima è molto simile a quello del nord Italia, con inverni più rigidi. Una persona che soffre il freddo forse non ne sarebbe così soddisfatta.

Of: Infine una curiosità: come le è venuta l’idea di scrivere questo e-book?
Stanzani: La scintilla è scattata nel 2009, con un tragico evento che ha colpito l’Italia: il terremoto a L’Aquila. Da lì ho iniziato a fare ricerche e informarmi su quali fossero i luoghi più sicuri, con sismicità minore, e a costruire una mappa che fosse la realtà del mondo. Poi ho approfondito altre voci che mi interessavano, come il costo della vita e le tasse. A quel punto ho pensato ampliare il numero di argomenti trattati e di rendere pubblico un lavoro che stavo seguendo con passione e serietà, mettendolo “al servizio” di altri.

VANTAGGI E SVANTAGGI DI 10 DESTINAZIONI
Dopo aver approfondito gli aspetti generali che riguardano le principali valutazioni da fare quando prende piede un’ipotesi così drastica, come quella di lasciare l’Italia, ecco pro e contro delle località più ambite dagli italiani (specialmente in età da pensione) che vogliono compiere questo tipo di scelta. Per fare ciò è stato interpellato Alessandro Castagna, fondatore del sito Voglioviverecosi.com, che ha indicato dieci tra le mete più gettonate, coinvolgendo Spagna, Tunisia, Marocco, Bulgaria, Malta, Thailandia, Capo Verde, Repubblica Dominicana, Messico e Panama.

A questo punto la palla è passata a Roberto Stanzani, autore di Eden, trova il Tuo Paradiso Terrestre, che ha analizzato per ciascuna delle dieci destinazioni, vari aspetti della quotidianità, punti cardine della vita di ciascuno: costo della vita, clima, calamità naturali (sismicità, uragani), inflazione, criminalità, corruzione, consumo alcolico, qualità servizio sanitario, istruzione, libertà di religione, presenza di guerre e siti Unesco (sottolineano la bellezza del territorio). Ad ogni voce ha assegnato un valore o, meglio, un colore, a seconda della sua positività/negatività per la specifica nazione. Le voci non sono state completate per ogni destinazione, ma solo se rappresentavano concretamente un aspetto vantaggioso o, al contrario, svantaggioso. Gli spazi bianchi indicano quindi valori nella media.

Ecco ciò che è emerso:

Tabella



TABELLA IVA E IMPOSTA SUL REDDITO
Infine, una terza tabella approfondisce la questione fiscale, fornendo valore di Iva e imposta sul reddito, al fine di ottenere un confronto più chiaro con l’Italia, da cui emerge in modo più esplicito il vantaggio economico che offrono determinati stati, Bulgaria in primis.

Bulgaria                      IVA 20%                    Imposte sul reddito 10%
Panama                      IVA 7%                      Imposte sul reddito 25%
Panama                      IVA 7%                      Imposte sul reddito 25%
Rep. Dominicana    IVA 16%                    Imposte sul reddito 25%
Thailandia                 IVA 7%                      Imposte sul reddito 37%
Messico                      IVA 16%                    Imposte sul reddito 30%
Capo Verde               IVA 15%                    Imposte sul reddito 35%
Tunisia                        IVA 18%                    Imposte sul reddito 35%
Malta                           IVA 18%                    Imposte sul reddito 35%
Marocco                     IVA 20%                    Imposte sul reddito 38%
Spagna                       IVA 21%                    Imposte sul reddito 53%
Italia                            IVA 22%                    Imposte sul reddito 43%

mercoledì 30 aprile 2014

Come conquistare una donna part 4 : i preliminari



Al contempo fonte di tenerezza, di sensualità e infinita eccitazione, i preliminari sono parte integrante dell’atto sessuale. Se fatti bene, sviluppano la fiducia e l’intimità della coppia.
Uno stimolo per il desiderio
Si chiamano "preliminari" quegli scambi che non implicano una penetrazione (baci, carezze, stimolazioni orali) tra due partner. Questi gesti costituiscono la preparazione intima dei loro corpi al rapporto sessuale. I sensi vengono risvegliati (tatto, vista, odorato) e mandano messaggi al cervello, agli organi genitali e alle zone erogene. In questo modo i partner, il cui desiderio viene stimolato, raggiungono uno stato di eccitazione intensa.
In generale, le donne hanno bisogno di più tempo degli uomini per raggiungere un’eccitazione sufficiente. Una volta raggiunta, la lubrificazione vaginale facilita la penetrazione e il rapporto sessuale è ancora più intenso.

SCRIVETEMI,SCRIVETEMI,SCRIVETEMI.....DAL 7 MAGGIO NASCE UNA NUOVA RUBRICA SUI CUORI SOLITARI

Si proprio cosi,dal 7 maggio nasce questa nuova rubrica,ancora in fase embrionale,per cuori solitari.
In cosa consiste ????
Basta scrivermi su facebook o mandarmi un e-mail antoniotravaglini01@gmail.com e descrivermi la persona che desiderate conoscere o il vostro prototipo di persona ideale che vorreste accanto a voi per la vostra vita futura.
Vi garantisco che 10-15 giorni riusciremo ad ottenere risultati sorprendenti !!!!!!
Vi aspetto guys !!!!!!

Una meraviglia nascosta nel Cuore dell'Abruzzo

Forse il termine meraviglia sara' anche un 'po riduttivo,ma non trovo aggettivi per definire il paesino di circa 1300 anime,nascosto nel cuore dell'Abruzzo.
In questa oasi di pace e tranquillita',si nascondono suggestive storie(vere o leggende)che fanno di Roccascalegna,si cosi' chiamasi questo meraviglioso paese,una delle meraviglie sia dell'Abruzzo che del'intera Italia.

Una dell'attrattive del paese è il Castello che venne verosimilmente costruito dai Longobardi a difesa dalle invasioni bizantine di un centro abitato longobardo poco tempo prima fondato, dapprima come torre d'avvistamento poi man mano ingrandito fino a diventare un castello. Il Castello domina, su di uno sprone con fianchi a burrone, la valle del Riosecco, affluente di sinistra del Sangro. Poi, esclusa una bolla contabile del 1320, il castello di Roccascalegna cade nell'oblio fino al 1525, epoca in cui avviene un restauro causa l'introduzioni delle nuove, per l'epoca, armi da fuoco. Invece, nel 1705, è un secondo restauro, ma stavolta si tratta della monumentale rampa d'accesso. Un nuovo periodo di oblio colpisce il castello, fino al 1985, quando l'ultima famiglia di feudatari (I Croce Nanni) dona al comune il castello, il quale inizia subito un'opera di restauro terminato solamente nel 1996, restauro che porterà all'antico splendore il castello
Ma altre sono i luoghi d'interesse del paese come
  • Il borgo. È sito ai piedi della rocca. È composto da case a loro volta composte da uno o due piani, in parte rovinate dall'incuria fino a diventare rudere ed in parte ripristinate per essere abitate site nella via che porta che segue i piedi del monticello dov'è sito il castello. La via finisce all'accesso del castello stesso presso la chiesa di San Pietro.
  • Vari belvedere (dal castello e dalla rampa d'accesso al castello stesso, di cui uno sulla Maiella).
  • Il monumento alle vittime della tragedia di Marcinelle.
  • L'Arca della Pace, grande scultura in bronzo dedicata alle vittime di tutte le guerre, opera dello scultore Pietro De Laurentiis, natio di Roccascalegna. Si tratta della fusione in bronzo di un gesso già esposto e pubblicato diverse volte, tra l'altro in occasione della IX Quadriennale di Roma, del 1965.

domenica 6 aprile 2014

COSA VOGLIONO LE DONNE

Durante la mia vita,con gli anni, ho capito che ad una donna piace parlare di se',delle sue passioni e dei suoi gusti e ho sfruttato questa propensione al dialogoper raggiungere i miei obiettivi:qualche domanda ben piazzata tra un aperetivo e una cena permette di sapere come approcciarla quando ci si trovera' alla resa dei conti.
Ascoltare è un arte :l'uomo che se lo concede ha la strada spianata, ragazzi fidatevi del Trava,nellìapproccio con l'altro sesso.Le donne ,infatti,amano di se' e della propria vita percje',dalconfronto con lui,vogliono comprendere se il potenziale partner è sulla loro stessa lunghezza d'onda........ricordatevi questo passo guys !!!!
Far loro domande e dimostrarsi interessati è la strategia vincente non solo per avvicinarle, ma anche per imparare qualcosa che potrebbe essere utile durante l'intimita'.
Tutte,fidatevi guys tutte,anche le piu' timide,rivelano i loro gusti e desideri,anche se con ritrosia,forse saranno le piu' soddisfacenti da scoprire.
L'ultimo punto guys,forse il piu' difficile per noi,è saper fare le domande giuste,beh ricordarsi in primis di non essere mai diretti(fondamentale) o spregiudicato,meglio tenersi sul filo allusivo(alludere,alludere);se poi le non raccoglie la provocazione o svia....con savoir faire fare una bella ritirata,parola del Trava.

venerdì 7 marzo 2014

UOMINI SENZA DONNE

Il ventre riceve ogni cibo, ma vi è un cibo migliore di un'altro. Il palato distingue dal gusto la cacciagione, così il cuore assennato le parole menzognere.
Un cuore perverso causa tristezza, ma l'uomo d'esperienza gli resiste. Una donna accetta qualunque uomo, ma una figlia è migliore dell'altra.
La bellezza di una donna rallegra la vista, ed è il più gran desiderio dell'uomo. Se ha sulla lingua bontà e dolcezza, non c'è nessuno più felice di suo marito.
Chi possiede una donna, ha il primo dei beni, un'aiuto a se conveniente, una colonna d'appoggio. Senza siepe una vigna è devastata, senza donna uno sospira e va in miseria.
Chi si fida di una banda armata, che vaga di città in città?
Così è di un uomo che non ha un nido, e si ferma dove lo sorprende la notte.
Ma ecco che riecheggia la voce dell'uomo "duro","forte","strong",che non ci sta;egli si definisce cacciatore di prede, ci sono uomini (più di quanti credete), che preferiscono viaggiare per il mondo, stare con gli amici, realizzarsi nella carriera lavorativa, realizzare i propri desideri e obbietivi, anzichè legarsi a una donna!
Infatti, se avete notato, oggi giorno i ragazzi che corteggiano le ragazze sono in rapido calo e come dar loro torto......
Il 90% delle ragazze, sono volgari, rozze , aggressive e pretendono troppo, come se tutto fosse a loro dovuto perchè si credono migliori di tutto e tutti!
Per carità, le ragazze normali, che non se la" tirano" ci sono, ma il difficile è trovarle.....il risultato è che molti ragazzi, tutt'altro che falliti e sfigati, privilegiano la loro vita sociale, il lavoro e i loro obiettivi e pensate un pò, sono felici e soddisfatti!
Queste potrebbero essere due opposte correnti di pensiero che andranno a sfociare,forse,nel medesimo mare....penso che la verita' sia nel mezzo e che sia una questione caratteriale e non di sesso.
Anche se non oso immaginare un uomo senza la sua compagna affianco,da proteggere,da condividerci,da amare,d'assaporare,che lo renda felice,che lo renda padre.......un Uomo senza un Donna è......................


giovedì 27 febbraio 2014

NEWS FOR YOU

                                                                  ITALIA


Dopo gli estremi casi di Roma,ecco scoppiare un nuovo scandalo,questa volta in Liguria;tre studentesse di 14 e 15 anni si prostituivano per avere la paghetta più ricca. Lo facevano da circa un mese e l'idea era venuta loro con l'eco del giro di baby prostituzione a Roma. A denunciarle un trentenne che ha rifiutato il rapporto e ha rivelato tutto. Cinque indagati per sfruttamento della prostituzione minorile. Le baby prostitute chiedevano da 30 a 50 euro e trovavano i clienti attraverso annunci su siti dedicati agli incontri. "Quando ho visto che era una bambina, mi si è gelato il sangue e sono scappato". Lo ha detto alla polizia il trentenne che ha denunciato il caso delle baby prostitute che si vendevano nell'estremo ponente ligure. L'uomo aveva risposto a un annuncio su internet. "Quella ragazzina non l'ho fatta neppure salire in auto", ha aggiunto ai poliziotti.
                                                             
                                                                ESTERO

Torniamo a parlare della rivolta' in Ucraina,nuovo episodio questa notte,una cinquantina di uomini armati nella notte fra giovedì e venerdì hanno preso possesso dell'aeroporto di Simferopol in Crimea, repubblica autonoma dell'Ucraina, a maggioranza russa. Gli uomini armati portano una uniforme non identificata e sono arrivati all'aeroporto su tre camion senza targa. Davanti all'aerostazione si è subito raccolta una folla di manifestanti che sventolano bandiere della flotta russa del Mar Nero.


                                                               ABRUZZO
Dopo un indagine,delle piu' lungimiranti e faticose dell'arma dei Carabinieri abruzzese,è scattato all’alba di oggi il blitz dei carabinieri della compagnia di Popoli nei confronti di 10 persone ritenute coinvolte -a vario titolo- in un traffico di stupefacenti tra Manoppello, Pescara e Montesilvano. Trenta carabinieri con i cani antidroga del nucleo cinofili di Chieti, hanno effettuato 10 perquisizioni domiciliari notificando agli indagati le ordinanze di misura cautelare di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria emesse dal gip di Pescara Maria Carla Sacco. Le perquisizioni di oggi sono l'ultimo atto di un'indagine che va avanti da un anno e che ha consentito di individuare e arrestare 23 persone facenti parte di una rete di approvvigionamento di eroina, cocaina e marjiuana e distribuzione delle sostanze sulla piazza di Manoppello e di altri comuni della Val Pescara.
Tutto è partito dal monitoraggio di un barman che lavorava in un locale di Manoppello scalo. Attraverso pedinamenti e intercettazioni telefoniche, i carabinieri hanno scardinato l’organizzazione e recuperato complessivamente 3 chili di marjiuana, 200 grammi di eroina (circa 500 dosi), 250 grammi di cocaina (circa 600 dosi) e sequestrare oltre 15 mila euro contanti.

                                                            SPORT-CALCIO
 Dopo aver svolto l'ultimo allenamento Ricardo Kaka' si è soffermato ai microfoni di Sky Sport 24:
“La gara con la Juve è un derby d’Italia, una derby internazionale, partita molto sentita da noi giocatori, da voi della stampa, dai tifosi. Tutta la settimana si vive in attesa di questo derby, per noi i tre punti sono importantissimi per la classifica ma anche a livello emozionale e di crescita. Battere la Juve ci darebbe una grossa carica per il finale della stagione. Questa Juve è molto forte, ha grandi talenti e sta facendo bene. Antonio Conte? Non so il suo modo di lavorare però ha qualcosa di particolare, perchè vincere così per tre anni di fila non è facile, avrà qualcosa di speciale. Sono anche un po’ curioso di capire i suoi segreti, da fuori mi piace, però poi per valutare meglio dovrei essere con lui tutti i giorni”. 


VINCENT VAN GOGH: THE GENIUS


Vincent van Gogh (1853-1890) is one of the most famous Dutch artists of all time. His artistic activity lasted just ten years , from 1880 until his death in 1890.In any journey of my life , now it's become a staple , a quest, a step that inform me if in that place , where I am, there are works by the master , because the quality of his tireless worker and his passion have allowed him to produce , in that one decade , a body of work that might be envied by many artists much more long-lived . Van Gogh has left more than 840 paintings and more than 1,000 drawings, in addition to many watercolors , lithographs and sketches made on the letters.By VAN GOGH MUSEUM in Amsterdam MUSEE D'ORSAY Paris , at the MOMA in New York, where I realized my dream of admiring " Starry Night " one of the artist's masterpieces .
 
Subject of the representation is the landscape of the village, at night and in the hills in the background. It ' important to note the bell tower of the church , which is typical of Holland, the artist's home country . In fact, unlike many other works by van Gogh, Starry Night was painted from memory and not in the open air like he used to do .The composition of the painting is simple: the night sky occupies about two-thirds of the space of the canvas, while the remaining third is occupied by the village and the hills behind it . There is a strong contrast between the chaos of the sky and the peaceful order of the village. The cypress tree to the left creates a blazing connection between heaven and earth .From the point of view of the technique he uses pure colors , violent , contrasting with each other , without gradations and nuanced tonal passages . With precise strokes of yellow , orange and white , van Gogh makes the intense brightness of this night . The strokes follow the contours of the figures insistently , dilatandoli dramatically. Among the terrifying vortex of the night sky , the stars only appear as fixed points and , therefore , such elements around which may gravitate color and thought.Starry Night is not only the most famous painting by Vincent , but it is also one of its most frequently discussed with regard to its meaning and its importance .In the next trip , where I recommend you to follow me with real passion , I will go to HERMITAGE St Petersburg where there are other works of the master, as " SPECTATORS IN THE ARENA " of 1888 .Guys I assure you there will be no ' from getting bored , I guarantee YOUR APPEARS .